Archive for dicembre 2011
Saluti allucinogeni a Lucio Magri in the sky. E buone magagne a noi che restiamo sulla terra (italica)
Lucio in the sky. Non poteva scegliere titolo più azzeccato il Manifesto per dire addio a uno dei suoi padri, il bello, carismatico, indomabile Lucio Magri, storico esponente ed “eretico” del partito comunista. Nel 1969, dopo lo choc dell’invasione sovietica della Cecoslovacchia, in dissenso con un Pci reticente, è stato con Pintor, Rossanda e Natoli tra gli animatori del gruppo del quotidiano. Che adesso, col richiamo alla canzone dei Beatles sull’Lsd, rivolge al suo fondatore un ciao psichedelico, alla moda del suo tempo. I mitici anni ‘70, quando i Paradisi si secolarizzavano, i Sentimenti diventavano sensazioni modulate da sostanze psicotrope, le Celesti Utopie si restringevano in angoli terrestri di peace and love. Lunedì, all’età di 79 anni, Lucio Magri è andato in Svizzera e si è tolto la vita. Il suicidio assistito è stata la sua opzione tecnica per dire arrivederci e grazie all’esistenza. Un progetto a lungo meditato e studiato. Sua moglie Mara, morta di tumore, l’aveva lasciato, solo e sconsolato, a tirar le somme di un’esistenza intensa come la sua, vissuta al massimo, cuocendosi nelle ambizioni e nelle delusioni. Il suo ultimo libro, una possibile storia del Pci, non è un caso che s’intitoli Il sarto di Ulm, il sarto di Brecht che si sfracella a terra perché incapace di volare. E chi di noi può arrogarsi il diritto di entrare nella sua testa, di ficcare il naso nel suo tormento? La domanda purtroppo nel nostro Paese non è scontata. Leggi il seguito di questo post »
Tanta Realpolitik, poco giornalismo. A proposito della mancata elezione di Emma Bonino nel Lazio
È di sabato la rivelazione dell’ex direttrice dell’Unità Concita De Gregorio sulla perdita pilotata dei democratici nelle amministrative 2010 del Lazio. Questo il succo della vicenda. Il Pd avrebbe in vari modi “remato contro” l’elezione della radicale Emma Bonino. Non solo perché la sua candidata era sgradita a certi ambienti cattolici del Pd, ma anche perché, più machiavellicamente, un’elezione della sua avversaria di centrodestra, la finiana Renata Polverini, avrebbe rafforzato (non si sa bene in che modo) il potere politico di Fini, il quale in quel momento era considerato una miccia capace di far saltare in aria Berlusconi e berluscones. Leggi il seguito di questo post »